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Perché un panino non costa 1300 euro?

I segreti dell'economia in scala

Andy George è un ragazzo statunitense con tanta fantasia e molto tempo libero. Ha passato sei lunghissimi mesi, impegnandosi in una incredibile quanto assurda impresa: preparare un panino partendo completamente da zero. Ha seminato e coltivato le verdure, ha estratto il sale dall'acqua dell’oceano, ha munto il latte da una mucca per il formaggio, ha seminato e raccolto del grano per ottenere della farina, il tutto districandosi nel travaglio di allevare una gallina. Nella sua titanica impresa Andy ha speso circa 1500 dollari che al cambio sono più o meno 1300 euro. Ma come è possibile che il prodotto delle faticose e costose gesta di Andy sia disponibile per uno o due euro in qualunque bar del mondo?

Tutto a portata di mano

La maggior parte dei prodotti di cui abbiamo bisogno giornalmente è disponibile nelle centinaia di negozi e centri commerciali disseminati all’interno di qualunque città. In ogni punto, solo pochi passi ci separano dal nostro nuovo smartphone, da una bibita rinfrescante o da quel panino con cui Andy ha prosciugato il proprio conto in banca. La spiegazione a tutto questo risiede nel principio economico chiamato economia di scala. Ma, prima di arrivare a definirlo in tutta la sua gloria, abbiamo bisogno di un po’ di storia.

Uno dei passi fondamentali della storia umana fu l’inizio della specializzazione del lavoro, il momento in cui i progressi della tecnologia furono sufficienti a far produrre ad una persona più cibo di quanto ne avesse bisogno per sopravvivere. Essendoci un surplus alimentare, chi non si occupava di allevamento o agricoltura poteva dedicarsi a molte altre attività economiche e non. Questo portò alla nascita delle città e, col passare dei secoli, di una fitta rete industriale. L’economia di scala nasce proprio dalla specializzazione del lavoro che è alle basi della società moderna. 

Che cos’è la produzione in scala?

L’economia di scala si basa su un concetto tanto semplice quanto importante: tanto più la quantità di produzione e la dimensione di un’impresa cresce tanto più il costo di ciascun singolo prodotto diminuisce. Questo è derivato dal fatto che uno stesso impianto può produrre nel medesimo tempo un numero maggiore di oggetti e, utilizzando a pieno regime i macchinari, può compensarne i costi. 

Le maggiori beneficiarie della produzione in scala sono le grandi imprese, le cosiddette multinazionali. Queste, realizzando beni di diverse tipologie, possono ridurre i costi a lungo termine utilizzando servizi e infrastrutture in comune. Ad esempio un’azienda che produce smartphone e strumenti musicali può beneficiare dell’uso dello stesso servizio contabile o dello stesso team di ingegneri. Una grande azienda può inoltre velocizzare la produzione, suddividendo un lavoro complesso in tanti piccoli passi da assegnare a lavoratori ultra specializzati. Inoltre, grazie alla grande quantità di risorse necessarie per le fabbriche, aziende di questo tipo possono superare la concorrenza, ottenendo una serie di sconti specialmente per contratti a lungo termine. A ciò si aggiunge che, avendo un volume d’affari notevolmente più ampio rispetto alle piccole imprese, sono considerate ad alta fiducia dai mercati e questo permette che siano quotate in borsa, accedendo così a nuovi flussi monetari. In ultimo, le multinazionali si stagliano sulla concorrenza investendo risorse economiche considerevoli nella ricerca e nell’innovazione tecnologica al fine di ridurre ulteriormente i costi. 

Amazon, dalla A alla Z

L’esempio più estremo dell’uso del principio economico di scala è la multinazionale americana Amazon. La conosciamo perlopiù come un negozio online dove acquistare prodotti di innumerevoli tipologie. La realtà, come spesso accade, è più complessa. Amazon nacque come biblioteca online (dalla mente del suo fondatore Jeff Bezos, che scelse di vendere libri poiché nessun negozio del mondo avrebbe potuto contenerli tutti). A partire dai libri, Amazon ha conquistato fette considerevoli di moltissimi mercati diversificati fra loro: vendite online, negozi fisici, siti di recensioni, prodotti organici, smartphone, servizi di streaming e molto altro. Il pilastro del modello di business di Amazon è un paradosso: non vende un prodotto specifico, vende l’economia di scala. 

Scritto da Cristian Tentella 5A

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