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Sappiamo realmente cosa sia l'insonnia?

Dormire è un’attività che all’interno della nostra giornata occupa buona parte del tempo e, probabilmente, è anche tra le più salutari. La mancanza di questo fattore nella nostra vita crea disturbi e problemi di vario genere, soprattutto dal punto di vista emotivo. In questo articolo cercherò di analizzare le cause e le conseguenze in modo generico, proponendo dei consigli sulla loro risoluzione, senza sostituire la valutazione medica.

L'insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato dall'incapacità di dormire nonostante l'organismo ne abbia il reale bisogno fisiologico. 

Essa si differenzia per la modalità in cui si presenta: insonnia iniziale ovvero difficoltà ad addormentarsi; insonnia intermittente o centrale caratterizzata da frequenti risvegli nelle ore notturne; insonnia terminale caratterizzata dal risveglio precoce, con l'incapacità di riprendere il sonno.

E per la sua durata in: insonnia transiente: meno di una settimana, insonnia acuta:  meno di un mese; insonnia cronica: più di un mese

Tra le principali cause dell’insonnia emergono:

cause patologiche: come il dolore cronico, allergie alimentari o respiratorie, condizioni neurologiche come il morbo di Parkinson o la DSPD (Delayed sleep phase disorder). Quest’ultimo disturbo colpisce una parte di adolescenti e giovani adulti e, per cause ancora sconosciute, altera il naturale ciclo del sonno. La soluzione automatica è cercare un sonno pomeridiano con il risultato finale di ritrovarsi molto vigili la sera, aggravando quindi l'insonnia.

Cause psicologiche: come l’ansia da prestazione, stress e depressione.

Cause fattori esterni: legate all’utilizzo di dispositivi elettronici (computer, smartphone e tablet) prima di andare a dormire o da semplici rumori notturni che impediscono di prendere sonno.

Le conseguenze principali sono quindi  stanchezza, irritabilità, difficoltà di apprendimento, mancato consolidamento della memoria e una perdita di concentrazione. 

Se non si pongono immediati rimedi, l'insonnia potrebbe cronicizzarsi, spingendo il corpo a limiti estremi che potrebbero provocare gravi problemi fisici e mentali. Questi, se non curati, in alcuni casi, finiscono nell’atto di autolesionismo o addirittura nel suicidio.

Per tutte queste cause esistono diverse soluzioni a seconda del singolo individuo, ma in generale è consigliabile cercare di fare attività rilassanti prima di andare a dormire, come leggere o fare meditazione; non obbligarsi a dormire restando nel proprio letto; trovare un ambiente alternativo poco illuminato e silenzioso che ci conduca al meritato sonno.

Scritto da Andrea Di Maria 5F

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