· 

Non si tratta solo di sollevare pesi…

Perché potrebbe servire essere più esperti sull’argomento

Sfatiamo un mito della palestra. La maggior parte di persone crede che a reclutare tutte le fibre durante un esercizio fisico molto intenso, e quindi aumentare la forza, siano solamente le ultime ripetizioni, perciò gli esercizi vengono protratti fino al limite del cedimento. In realtà il reclutamento muscolare non funziona in questo modo.

Credete che facendo 100 ripetizioni in panca piana con solo il bilanciere, o farne una con 150 kg, richiami lo stesso tipo di fibre? No non è così: se le fibre venissero attivate attraverso il cedimento, la forza aumenterebbe anche con serie da 20 ripetizioni, invece è stato dimostrato che essa aumenta con ripetizioni molto basse. Il reclutamento muscolare viene spiegato con il principio di Henneman.

Ad esempio ammetiamo di avere su panca piana un massimale di 100kg (il massimale è la quantità di peso massima che riusciamo a sollevare facendo solo una ripetizione). Vengono reclutati tre tipi diversi di fibre a differenza di quanto peso carichiamo: ad esempio prendendo 30kg si attivano le fibre lente(l), con 60kg si attivano quelle intermedie (lla), mentre con 80kg quelle veloci (llx).

Perciò facendo l’esercizio con soli 10kg non si attiverà nessuna fibra di tipo ll, di contro più chilogrammi solleviamo e più fibre vengono reclutate, anche se ci fermiamo prima del cedimento. Durante l’esercizio, le fibre non intervengono tutte insieme, bensì si alternano tra loro con altre dello stesso tipo appena si stancano, il cedimento esaurisce il lavoro muscolare di tutte le fibre di quel tipo.

Henneman ha dimostrato che tutte le fibre vengono richiamate con carichi dall’80% del massimale in poi; l’aumento di forza sino al massimale è dato da un aumento della frequenza delle scariche del sistema nervoso, non da un coinvolgimento di un numero maggiore di fibre. L’esaurimento muscolare non viene cercato per reclutare più fibre, bensì per sfinirle.

 

La contrazione muscolare, così come ogni altra attività che del nostro corpo, avviene grazie all’energia che immettiamo nell’organismo con il cibo.

Paragoniamoci a una macchina perfetta, la cui benzina è rappresentata dagli alimenti che assumiamo, bruciati grazie all’ossigeno che respiriamo. In realtà, esistono diversi modi per utilizzare questo carburante, differenti tra loro in base alla velocità con cui l’energia è richiesta dai muscoli. Questi metodi prendono il nome di meccanismi energetici e l’energia ricavata dagli alimenti è quella usata per costruire le molecole di ATP (adenosin trifosfato), che successivamente vengono usate per la contrazione.

 

Un altro mito da sfatare è l’utilizzo della creatina, un integratore molto usato nel bodybuilding. Purtroppo la maggior parte delle persone lo assume per motivi del tutto sbagliati: crede che serva ad aumentare la massa o addirittura la forza, oppure che stimoli la sintesi proteica. L’unica funzione importante della creatina è ottimizzare il lavoro anaerobico alattacido (lavoro che avviene in assenza di ossigeno e che non produce acido lattico), utile quindi solo per sollevare carichi più elevati (di poco).

Scritto da Andrea Ronci 5A

Scrivi commento

Commenti: 0