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Come la moda aggira le menti

Scritto da Serena De Pietro

Immaginate la scena: dopo innumerevoli sacrifici, avete deciso di acquistare una casa, quindi siete in procinto di andare a richiedere un mutuo in banca. Entrate e, fra una miriade di persone che attendono il loro turno, ci sono due impiegati ad accogliervi. Alla vostra destra, una persona sulla cinquantina, occhiali sporchi, mani non curate e lo stesso completo della settimana prima, ma sicuramente molto più preparato del giovane impiegato che risiede sulla sinistra, con la barba e capelli perfettamente curati, denti spendenti e con una giacca ancora profumata di lavanderia. Voi da chi andreste?

Più che nel 2017, siamo nell'anno delle apparenze, nell'anno in cui la sostanza non conta quanto dovrebbe, nell’anno in cui siamo credibili e categorizzabili solo grazie all'immagine con cui ci presentiamo.

Tracy Morris, docente di psicologia presso la West Virginia University, ha dimostrato chela concorrenza, la compostezza e il livello di conoscenza vengono percepiti dai nostri sensi tramite l' abbigliamento che si indossa. Sicuramente il giovane sarà molto meno pratico delle mansioni bancarie rispetto al signore di media età che ha lavorato lì da più tempo, ma l'abbigliamento sarà dalla sua parte grazie a quanto scoperto nella recente ricerca appartenente a una delle branche più stravaganti della psicologia: Enclothed Cognition. La ricerca, portata avanti da Adam Galinsky, uno psicologo sociale statunitense, ha dimostrato che gli abiti che associamo a una professione fanno sì che i suoi indossatori siano più concentrati nel lavoro.

Più chiaramente, Galinsky ha voluto fare un esperimento sociale: una volta formato un gruppo di persone, l'ha diviso in due sottogruppi.  Al primo è stato chiesto di risolvere un test, indossando un camice bianco appartenente a un medico, mentre al secondo è stato chiesto di risolvere lo stesso test indossando il medesimo camice, ma dicendo che apparteneva a un imbianchino. In maniera del tutto sorprendente, il primo gruppo di persone ha fatto meno della metà degli errori rispetto al secondo, dimostrando che gli abiti che indossiamo, non perché firmati Prada, Gucci o Fendi, ma abiti a cui si dà un significato sociale (come il camice), influenzano il nostro rendimento lavorativo.

Perché fare attenzione all'aspetto personale?

1. Potere visivo: alcuni studi di comunicazione hanno dimostrato che i segnali visivi sono cinque volte più potenti di quelli uditivi.

2. La prima impressione: fondamentale è ciò che, per la maggior parte delle volte, rimane impresso nella mente delle persone.

3. Rappresentanza: "L'immagine di un'impresa la fanno le persone che la formano"; per questo curare l'aspetto è una forma buona educazione verso chi ci circonda, ma anche verso se stessi.

4. Autorità: l'abito formale, che ha origini nel campo militare, è disegnato per risaltare la forza e l'importanza di un uomo.

5. Trasformazione mentale: vestiti come un uomo d'affari e probabilmente ti comporterai come se lo fossi!

Con questo vorrei ricordarti che, come sottolinea la saggia Edith Head, "Puoi ottenere tutto ciò che vuoi se sei vestita per averlo". Abbi sempre cura dei dettagli: sono quelli a fare la differenza!rtfg


Serena De Pietro 5D

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