Apparteniamo alla prima generazione che sarà più povera della precedente: stiamo perdendo progressivamente tutti i diritti, tra cui quello più importante, l'istruzione.
Noi ragazzi siamo sempre meno coinvolti dal sistema scolastico: il 70% di chi esce dalle superiori non termina l'università, il 27% dei giovani tra i 15 e i 25 anni è un NEET, cioè né lavora né studia. Per il Ministero dell'istruzione siamo solo numeri. Ma dietro ad un abbandono scolastico, dietro ad ogni giovane disoccupato c'è una storia; se un ragazzo non studia, non si impegna e passa le 6 ore a scaldare il banco e a guardare l'orologio, c'è un motivo appartenente alla sua storia personale che lo porta a questo. Alle assemblee non ci troviamo davanti dei numeri, ma i volti di futuri sportivi, ingegneri, architetti, artisti, scienziati.
L'istruzione è l'arma tramite la quale una ragazza può creare la cura per il tumore che salverà la vita della madre; un talento e una passione seguita e coltivata può cambiare la prospettiva di vita di ognuno di noi. Si scherza, si cazzeggia, siamo ragazzi e ci dobbiamo divertire e fare tutto quello che ci passa per la testa. Ma non permettete mai a nessuno di mettere le mani su ciò che è vostro e che vi spetta.
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Ermanno Bartoli, Francesco D'Amico, Silvia De Gennaro
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